Negli anni ’70, ’80 e ’90, Jeff Porcaro è stato uno dei più importanti batteristi nonché contributori della musica pop in tutto il mondo.

È stato l’inizio che si è mostrato dietro a molte stelle, portandole alla luce. È stata la dedizione e la comprensione delle diverse tecniche di batteria che lo hanno fatto diventare l’immagine del batterista della sua generazione.
In quanto tale, ogni progetto su cui Jeff Porcaro ha lavorato nella sua vita è stato un enorme successo.
Tutti coloro che hanno lavorato con lui affermano che questo drummer si è sempre avvicinato a qualsiasi drum set con delicatezza, ma con ritmi così forti da far vibrare il pavimento.
It’s about Time – L’uomo E La Sua Musica
“It’s about time” è la biografia di Jeff Porcaro scritta da Robyn Flans; in questo scritto troviamo a sua affermazione sulla scena di Los Angeles, l’ascesa verso la gloria con i Toto, e la leggendaria carriera come uno dei batteristi di studio più ricercati al mondo, fino alla sua tragica morte a soli trentotto anni.
Le interviste dell’autrice al nostro drummer, oltre a diverse conversazioni esclusive con altre star, forniscono un ritratto affascinante e rivelatore della vita di Jeff, nonché del modo in cui veniva percepito dai suoi colleghi artisti.
Questo è il libro giusto e immancabile per tutti gli appassionati di musica e per i batteristi che vogliono migliorare la propria tecnica e lasciare un segno nella storia, proprio come Jeff.
Jeffrey Thomas Porcaro: il Batterista dei Toto
Conosciuto come il miglior batterista dei Toto, rock band statunitense formatasi a Los Angeles nel 1976, Jeff è sempre stato il membro del gruppo che iniettava nuove idee creative da dietro alla batteria.
Michael Jackson, ad esempio, è uno dei personaggi che più di tutti ha segnato la storia della musica attraverso la sua carriera ed ha beneficiato di Jeff e della sua arte.
Basti pensare che è stato proprio il lavoro agile e veloce delle bacchette di Porcaro a dare a “Beat It” gran parte del suo impatto.

Quando ascolterai le parti strumentali di questo pezzo, capirai finalmente di cosa sto parlando e lo apprezzerai maggiormente, poiché avrai visto che é davvero un lavoro ben fatto, paragonabile all’opera di un maestro artigiano.
Quando questo batterista di Hartford metteva la testa in qualcosa, non lasciava andare la batteria finché il tutto non risultava perfetto.
Oltre a questo, Jeff sarebbe anche stato descritto come un innovatore del settore.
La maggior parte del lavoro che ha compiuto durante la sua carriera ha sempre avuto qualcosa di nuovo e utile che poteva essere emulato da altri musicisti venuti dopo di lui.
Non ha mai lasciato che nulla ostacolasse il suo successo.
La Discografia di Jeff Porcaro e le sue Collaborazioni
Quando Jeff stava lavorando al brano “I Keep Forgettin” di Michael McDonald, è stata proprio la parte che ha interpretato che ha aiutato il pezzo a salire nelle classifiche.
Negli anni a seguire, questa canzone si è sempre distinta come uno dei progetti di maggior successo per qualsiasi musicista.
È difficile immaginare come sarebbero andate le cose se questo batterista non fosse stato al volante di numerosi progetti: per esempio, quando ha scritto “Rosanna”, mega-hit della sua band, questo pezzo si è rivelato un successo.
Il fratello e compagno di band di Porcaro, Steve Porcaro, ha rivelato a Rhythm nel 2013 che il batterista avrebbe dato vita a tutti i progetti su cui ha lavorato. “Ha sempre avuto un ruolo importante nel rendere ogni canzone un successo”, ha confessatto Steve.
Infatti, non c’è da stupirsi del fatto che abbia vinto per due volte il Grammy Awards (1983-1984) per il miglior arrangiamento strumentale.
Porcaro ha lavorato con tale intensità e precisione che “sembrava di catturare l’illuminazione in studio”. In altre parole, Jeff rimuoveva tutta la noia dalla stanza ogni volta che lavorava.
Era un batterista di talento con un occhio di riguardo per le cose nuove ed eccitanti; come ricorda Steve Lukather, “ha sempre investito le parti migliori all’istante.”
Jeffrey dava l’impressione di aver suonato la canzone per anni, anche se la suonava per la prima volta; la sua mente era sempre là fuori a cercare di portare a bordo nuove idee per far suonare meglio la hit.

La Morte di Jeff Porcaro
Il nostro drummer-superstar morì nel 1992, pochi mesi dopo il completamento dell’ottavo album dei Toto, “Kingdom of Desire”.
Il pomeriggio del 5 agosto 1992 Porcaro era intento a spruzzare un pesticida nel giardino di casa sua a Hidden Hills, Los Angeles, assieme ai figli, quando improvvisamente cadde a terra privo di sensi.
Fu immediatamente trasportato in ospedale dove si spense definitivamente poco dopo. L’autopsia confermò che il decesso era legato all’occlusione delle arterie dovuto all’uso di cocaina.
Prima di allora, aveva lavorato a molti progetti, tra cui “Human Touch” di Bruce Springsteen. Si dice che abbia rifiutato un’offerta per un tour da un milione di dollari dal suo capo in modo da potersi concentrare sulla sua band di punta, i Toto.
Questa è la caratteristica di un uomo a cui interessa esclusivamente essere in studio a fare musica incredibile.
Spero che questa descrizione ti abbia dato tutto ciò che stavi cercando.