Matthew Cameron è un musicista americano nato il 28 novembre 1962.
Noto soprattutto per essere stato il batterista dei Pearl Jam, è tra i pochi musicisti ancora in circolazione ad avere una storia parecchio ispiratrice.
Leggi l’articolo che abbiamo scritto per i nostri lettori su Matt Cameron e scopri tutto ciò che non sai sul perché è uno dei migliori batteristi di sempre!!
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Con il contributo di coloro che lo conoscevano e hanno lavorato con lui e, insieme alle sue stesse parole, “Total F*cking Godhead” racconta l’ascesa di Chris Cornell e della sua immortale band, i Soundgarden.
La band è emersa dall’underground post-punk degli anni ’80 per dominare la cultura popolare degli anni ’90 insieme a Pearl Jam, Alice In Chains e Nirvana.
Residente a Seattle e scrittore rock affermato, Corbin Reiff esamina anche il periodo di Chris negli Audioslave e la sua dinamica carriera da solista, addentrandosi nella lunga battaglia combattuta contro la dipendenza e nella celebrata reunion con la band, prima che tutto finisse in tragedia.
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Matt Cameron sul palco
Chi è Matt Cameron, l’ex batterista dei Temple of the Dog
Matthew David Cameron è un batterista statunitense nato il 28 Novembre 1962 a San Diego, California (U.S.A).
Quando ha iniziato, non è stato tutto rose e fiori per la sua carriera; ha cominciato a suonare la batteria in tenera età e, a tredici anni, formò una cover band con alcuni amici.
La formazione si chiamava “Kiss” e, dopo un po’ di tempo, il manager della glam rock band omonima minacciò di fare causa a Matthew e ai suoi compagni se non avessero interrotto la loro attività. Comprensibilmente, il gruppo si sciolse in seguito all’accaduto.
Frequentò la scuola Bonita Vista High School e la sua carriera musicale iniziò nel 1983, ovvero quando entrò a far parte del gruppo di Seattle, Skin Yard. Si può dire che questa sia stata l’occasione in cui ha iniziato a lavorare seriamente.
La Carriera di Matt Cameron, dai Soundgarden ai Pearl Jam
La vera notorietà è arrivata quando si è unito ai Soundgarden, band grunge di fama mondiale, nel 1986.
Come artista, Matt Cameron è stato molto influente per quanto riguarda il successo del suo team: ha partecipato a tutti gli album in studio che hanno pubblicato ed è rimasto tra i membri fino alla fine del gruppo, nel 1997.
Ad ogni modo, la fine del progetto non corrispose con la fine della sua carriera.
Aveva acquisito così tante capacità e fama durante il suo cammino che numerosi gruppi di grande importanza e musicisti conosciuti lo stavano cercando.
Nel 1998 ha partecipato al tour statunitense dei Pearl Jam di Eddie Vedder, dove è rimasto come membro permanente fino al 2017. In seguito prese parte ad altri progetti, come quello dei Mind Your Manners e i Wellwater Conspiracy, in cui ha svolto anche il ruolo di cantante.
I Soundgarden si sono riuniti nel 2010 e Cameron ha continuato a suonare con loro fino alla morte del cantante Chris Cornell nel 2017.
Riconoscimenti e Tecnica
Nel 2016, Rolling Stone ha posizionato Matthew al 52° posto nella sua lista dei “100 più grandi batteristi di tutti i tempi“.
È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Pearl Jam il 7 aprile 2017 e ha vinto due Grammy Awards come membro dei Soundgarden.
Matt Cameron è definito soprattutto dalla sua mano ferma. Quando si tratta di tenere il tempo e di dare il ritmo, è uno dei migliori del suo campo.

Matt Cameron con Chris Cornell
È facile pensare che forse sta usando un metronomo quando è dietro alle bacchette.
Nel corso degli anni, ha rappresentato un importante supporto nel settore, creando nuovi stili che sono stati utilizzati da generazioni di batteristi.
Cameron è stato anche membro dei Temple of the Dog, dove ha suonato al fianco di alcuni membri dei Soundgarden e dei Pearl Jam. Come se non bastasse, è stato il batterista di gruppi collaterali come Hater.
Competenze
Matt Cameron ha gettato le basi ritmiche della rivoluzione rock degli anni ’90 più di qualsiasi altro batterista della storia.
La sua forza travolgente era definita da una grande tecnicità.
Soundgarden – Jesus Christ Pose (Official Music Video)
È stato il suo ritmo a lama rotante che ha risuonato nel brano dei Soundgarden del 1991 “Jesus Christ Pose“ scuotendo l’intera industria. È stato caratterizzato da “un puro assalto dei sensi”, forse perché era il suo modo di suonare la batteria.
Ascoltando “Superunknown“, si ha la sensazione di un approccio riflessivo, ma pesante, che definisce la fluida asimmetria di “Spoonman“. Infine, c’è il backbeat incrollabile di “Fell on Black Days“, che è, senza dubbio, l’opera di un genio.

Matt Cameron mentre si esibisce
Cameron affronta entrambi i pezzi con una sottigliezza che non si è mai sentita in nessun altro tamburo rock. Quando i Pearl Jam lo invitarono in tour dopo lo scioglimento dei Soundgarden, fu la sua innovatività a tenerlo nella band fino ad oggi.
È sempre stato contento del fatto che non abbiano tentato di domarlo, lasciandolo libero di suonare la batteria a tutto volume.
Curiosità
Durante un live dei Pearl Jam presso Oakland (alla Oakland Arena), Matt è risultato positivo al Covid. Pur di evitare di cancellare il concerto, si è lasciato sostituire da Josh Klinghoffer, l’ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers.
Successivamente, per la seconda data a Oakland, sul palco è salito un batterista di 18 anni. Si chiama Kai Neukermans e si è proposto alla band tramite Olivia, la figlia di Vedder.
Spero che questo articolo ti abbia fornito tutte le informazioni che stavi cercando.