Quando pensi ai percussionisti di maggior talento ed al migliore session man al mondo, Steve Gadd dovrebbe venirti in mente.
Sai perchè? Per una ragione molto semplice: Steve Gadd è una leggenda a pieno titolo. Non c’è modo migliore per descriverlo se non quello che ha dato Pete Fairclough (batterista jazz britannico): -“Gadd non suona solo un groove, lui scava una trincea“-.
Leggi l’articolo e scopri a cosa deve questa fama.
Le Steve Gadd Drum Sticks!!!
Vic Firth Bacchette Signature Series, Steve Gadd, Punta in Nylon, Nero
L’sSG2 Signature della Vic è il classico design usato da Steve. Dotato di una finitura nera con punta in nylon, questo strumento produce un suono molto dolce una volta a contatto coi piatti.
Dimensioni: Lunghezza = 15 3/4 ” – Diametro 40,01 cm = 0,55″ | 1,4 centimetri
Vic Firth Bacchette Signature Series, Steve Gadd, Punta in Legno
Questo è il modello dotato di una finitura naturale priva di vernice con la punta di canna. Le misure sono le stesse, esattamente come l’effetto.
Vic Firth Spazzola Metallica Signature Series, Steve Gadd, Retrattile, Impugnatura Nero
Steve Gadd ha sviluppato questi esclusivi pennelli Signature per Vic Firth; i fili retraibili sono leggermente inclinati di un pollice dalla punta per essere appiattiti sulla testa.
Si tratta di fili metallici leggeri con manici in gomma liscia.
Dimensioni: Spread 1 = 5 “| Diametro 12,7 cm = 0,530″ | 1,35 centimetri

Steve Gadd: l’ex batterista di Pino Daniele, Al di Meola e di tanti altri
Forse ti stai chiedendo cosa significhi la frase di Pete; ebbene vuol dire che questo session man non seguiva ciò che gli altri hanno fatto; piuttosto, avrebbe fatto il suo percorso e avrebbe usato la sua attività per fornire i groove più incredibili.
Coloro che amavano ascoltare le sue esibizioni hanno capito che lo stile di questo percussionista era incentrato sul fare musica di qualità piuttosto che sull’impressionare il suo pubblico.
Questo dovrebbe essere abbastanza per farti capire che stiamo parlando di un musicista diverso dagli altri artisti che vi abbiamo presentato.
Il culmine della carriera di Steve è arrivato negli anni ’70. Originario di Rochester (New York) ha il suo primo approccio alla batteria all’età di tre anni, quando lo zio Eddie (che suonava questo strumento nell’esercito) gli regalò un pad in legno per esercitarsi.
Sono state la sua dedizione e la sua forza che gli sono valse un posto tra i migliori: afferma di aver suonato tre sessioni al giorno.
Un programma del genere richiede una formazione molto seria, la padronanza di generi diversi e la volontà di investire tempo dietro alle bacchette.
Questo è uno dei motivi per cui è stato in grado, per oltre un decennio, di avvicinarsi alla musica rock in modo profondo e dolcemente funky.

Molti batteristi e spettatori credevano solo nella pesantezza del metal.
Tuttavia, Gadd è riuscito a tirare fuori qualcosa di diverso, offrendo un audio così fragoroso ad ogni colpo da avvicinarsi a questo genere con solchi così sottili ma (allo stesso tempo) profondi da incoraggiare molti ad ascoltare il suo lavoro.
Forse è per questo che era in grado di offrire tre spettacoli al giorno. Quando si è trattato di mostrare ciò che significa essere un vero drummer, Gadd non è mai stato a corto di trucchi in grado di far sembrare completamente nuovi anche i pezzi più semplici.
Sono diversi i progetti su cui ha lavorato che ancora oggi riscuotono parecchio successo. Uno di questi è il pezzo da capogiro “50 Wats to Leave Your Lover” di Paul Simon.

Si tratta di una delle opere che hanno meravigliato il pubblico e lasciato parlare della sua creatività. Nel caso in cui non l’avessi ancora ascoltato, forse hai avuto modo di sentire i charleston e i riempimenti mostruosi di “Aja” di Steely Dan.
Questi sono solo alcuni dei pezzi più conosciuti di questo Newyorkese; è risaputo infatti che Gadd ha firmato il suo groove in centinaia di altre canzoni.
Un’altra performarce incredibile è “The Hustle”, canzone dotata in un incredibile ritmo: un vero e proprio disco groove targato Van McCoy e Steve Gadd.
Per generazioni, questa traccia è stata un riferimento per i batteristi che cercano di migliorare le loro abilità complessive con questo fantastico strumento.
Vi sveliamo una curiosità: una volta Chick Corea, compositore e pianista statunitense che ha suonato con lui nei Return to Forever, ha detto che “ogni batterista vuole suonare come Gadd”, perché “ogni nota che suona è consegnata con incredibile precisione e perfezione“.
Questa è la prova definitiva del fatto che Gadd non sia solo un batterista ma anche un mentore. Come Chick Corea indica ulteriormente, il nostro batterista ha svelato un grande interesse per il concetto orchestrale e compositivo nella batteria.
In altre parole, chiunque impari da lui è in grado di suonare la batteria e, allo stesso tempo, scavare in grande la propria immaginazione ottenendo una grande padronanza dello swing.
Pino Daniele e Al di Meola; quali sono gli artisti che hanno condiviso il palco con Steve?
La carriera di questo batterista di New York è costellata di collaborazioni con strumentisti internazionali (alcuni anche nostrani)!
Oltre a Pino Daniele, musicista pop e blues napoletano scomparso nel gennaio del 2015, la batteria di Gadd è presente in numerosi album di personaggi di fama mondiale.
Tra questi abbiamo i Bee Gees, Paul McCartney ed Eric Clapton.
Spero che questa descrizione ti abbia fornito le informazioni che stavi cercando.